Il Premio Nonino Risit d’Aur
Ricercando vinacce degli antichi vitigni autoctoni friulani, nel 1975 i Nonino scoprono che Ribolla, Schioppettino, Tazzelenghe e Pignolo sono in via di estinzione, in quanto non autorizzati. Con lo scopo di farli riconoscere ufficialmente i Nonino istituiscono il Premio Nonino Risit d’Aur (“barbatella d’oro”), da assegnare annualmente al vignaiolo che abbia posto a dimora il miglior impianto di uno o più di questi vitigni. Inoltre, stabiliscono una borsa di studio da assegnare al miglior studio relativo ai vitigni a rischio.
Con il Decreto Ministeriale del 14.06.1977, i vitigni vengono finalmente autorizzati. Nel 1983 il regolamento CEE n. 382 addirittura raccomanda i suddetti vitigni.
Oggi, sono i fiori all’occhiello della viticoltura friulana.