A Yashar Kemal “sciamano delle lettere turche”, figlio delle sorgenti del Tigri e dell’Eufrate , dove tre continenti si toccano, luoghi che fin dai tempi di Senofonte sono teatro di scontri civili, religiosi e sociali e insieme un crogiolo di grandi civiltà e culture. Terre di conflitti insanabili che egli narra con la forza poetica del bardo .

Narratore epico che armonizza, ad esempio nell’epopea di “Memed il Falco” e nella trilogia di ”Al di là della montagna” (Ed. Tranchida), la straordinaria e musicale memoria orientale delle Mille e una notte e del Libro dei Re con la forma romanzesca della grande tradizione occidentale.

Creatore di un linguaggio nuovo e nello stesso tempo antico, uomo e scrittore straordinario sia nel suo impegno civile sia nel suo raccontare, che ci indica come dal fondo della disperazione si possa ricreare la speranza.

II premio verrà consegnato dal Prof Claudio Magris