Dominique de Villepin
Motivazioni
Dominique de Villepin, diplomatico, letterato e intellettuale, è una voce nobile e di alto valore morale. Fin dai tempi dello storico discorso tenuto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU nel 2003, con i suoi interventi lucidi e coraggiosi sugli eventi che segnano la nostra epoca, dall’Ucraina a Israele, a Gaza e non solo, fa comprendere, senza polemica violenta, tutta la drammatica situazione internazionale. Il suo è un vibrante appello a non rassegnarsi all’inevitabilità della guerra e al ricorso alla forza; un appello al dovere di verità di fronte ai terribili avvenimenti che si stanno consumando in molti luoghi del pianeta; un appello continuo al diritto e al dovere di sapere, e a non volgere lo sguardo dall’altra parte, e a trovare una via diplomatica per la soluzione dei conflitti; un potente appello a una coscienza universale capace di riconoscere che la tragedia di alcuni è la tragedia dell’umanità intera; e infine un appello all’azione, alla conoscenza e alla coscienza per riconoscere l’umanità che ci unisce.
Biografia
Dominique de Villepin, nato a Rabat, Marocco, il 14 novembre 1953 è un diplomatico, scrittore, avvocato epolitico francese. Laureato in Lettere e Giurisprudenza, desiderando intraprendere la carriera diplomatica, studia presso l’Istituto di Scienze Politiche di Parigi, e alla Scuola Nazionale di Amministrazione conseguendo la laurea. Membro Onorario della Fondazione Internazionale Raoul Wallenberg, lavora per il Ministero degli Affari Esteri dal 1980 al 1995, periodo durante il quale viene prima destinato alle ambasciate francesi di Washington (Stati Uniti) e Nuova Delhi (India), e in seguito ricopre la funzione di Vice capo degli Affari Africani (1992 – 1993) e di Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri (1993 – 1995). Nel maggio del 1995 diviene Capo di gabinetto del Presidente della Repubblica, incarico che occupa fino al maggio 2002 quando viene nominato Ministro degli Affari Esteri e Rappresentante alla Convenzione Europea sul Futuro dell’Europa (2002 – 2004). Nel suo ruolo di responsabile della politica estera, è il capofila del dissenso contro gli USA e la guerra in Iraq, e al Consiglio di Sicurezza dell’ONU pronuncia un discorso così risoluto, che gli varrà l’applauso dei rappresentanti dei Paesi membri ostili al conflitto. Nel 2004 viene nominato Ministro dell’Interno e nel 2005 diviene Primo Ministro, incarico che occupa fino al 2007, anno della scadenza del mandato. Da quel momento lascia la politica attiva.
Presidente della Villepin International – studio legale e di consulenza, è anche presidente onorario della
Fondazione per l’Arte e la Cultura di Hong Kong. È anche un intellettuale raffinato, appassionato di
letteratura e in particolare di poesia, che ha pubblicato diversi libri, tra cui poesie, saggi storici e politici,
e uno studio su Napoleone.