Amin Maalouf nel Suo narrare ha saputo fondere la lieve anima evocatrice di meraviglie del racconto orientale con l’arte del romanzo d’occidente distillata tra storia e finzione.

In tutta la Sua opera ci ha indicato l’unico faro in grado di guidare chi è “straniero” tra il razzismo di chi lo ospita e il disprezzo dei suoi fratelli rifugiatisi nella tranquilla isola delle loro tradizioni; questa stella che ci potrà riportare all’epoca dei “giardini di luce” è la tolleranza.

Ne Gli scali del levante (ed. Bompiani) troviamo l’estremo canto di chi ardentemente desidera che quei luoghi cessino di essere terre di saccheggio e di odio e tornino a fiorire come spazi di incontro e di scambio.

Il premio verrà consegnato da Emmanuel Le Roy Ladurie.