La Giuria Storica

La Giuria Storica del Premio Nonino

V.S Naipaul

Sir Vidiadhar Surajprasad Naipaul, noto anche come V.S. Naipaul, è stato un romanziere e saggista trinidadiano, naturalizzato britannico.Ha lavorato per la BBC e collaborato in qualità di recensore letterario al New Statesman (1956-60). Moltissimi i riconoscimenti ottenuti. Nel 1990 la Regina Elisabetta gli assegna il titolo di cavaliere. Nel 1993 è Premio Internazionale Nonino per India: un milione di rivolte. Riceve il Premio Nobel per la Letteratura nel 2001. Dal 2006 al 2018 è stato Presidente della Giuria del Premio Nonino.

Ermanno Olmi

Regista cinematografico e teatrale italiano. Premio Nonino nel 1979 per L’albero degli zoccoli (Palma d’oro 1978). Nel 1987 Leone d'argento con Lunga vita alla Signora! e Leone d'oro nel 1988 con La leggenda del Santo Bevitore. Nel 2008 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera.
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Ulderico Bernardi

Italiano, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali nel dipartimento di Scienze Economiche dell'Università Ca' Foscari Venezia. Premio Giornalistico Nonino 1979 per gli articoli apparsi sul Corriere della Sera.
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Emmanuel Le Roy Ladurie

È considerato uno dei più importanti storici francesi moderni. Direttore dell'École pratique des hautes études di Parigi, professore di Storia della civiltà moderna al Collège de France e amministratore generale della Bibliothèque Nationale di Parigi. Premio Nonino a "un Maestro del nostro tempo" 1992.
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James Lovelock

Chimico inglese, scienziato indipendente, scrittore e ricercatore ambientalista. Ha elaborato la teoria di Gaia. Professore di chimica presso il Baylor College of Medicine di Houston, membro della Royal Society dal 1974, Premio Nonino a "un Maestro del nostro tempo" 1996 e Companion of Honour nel 2003.
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Amedeo Giacomini

Poeta e scrittore, è uno dei maggiori esponenti della poesia in dialetto del Novecento. Stimato studioso di filologia romanza, ha insegnato Lingua e letteratura friulana presso l'Università di Udine. Ha curato e tradotto importanti opere dal latino e dal francese antico e moderno. Fra le sue opere si ricordano "V" (Scheiwiller 1978), "Sfueis" (Scheiwiller 1981).
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Peter Brook

Peter Brook, signore della scena britannica, uomo di spettacolo completo che appartiene di diritto alla generazione europea dei riformatori teatrali della seconda metà del Novecento, regista che, nel corso di una più che quarantennale attività, ha firmato molte messinscene memorabili, talvolta trasferendole sullo schermo in piena autonomia espressiva.
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Piero Camporesi

Storico della cultura, filologo e antropologo, il suo nome si annovera tra i saggisti italiani più conosciuti al mondo e i suoi libri sono tradotti nei principali paesi europei, negli Stati Uniti, in Brasile e in Giappone. Si è dedicato alla letteratura di cucina, alla simbologia dell'alimentazione e alle condizioni sociali nell'uso del cibo, soffermandosi prevalentemente sulla cultura folclorica e alimentare del Settecento. Fra le sue opere si ricordano Il pane selvaggio (1980), La carne impassibile (1983), I balsami di Venere (1989) e La terra e la luna (1989).
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Gianni Brera

Giornalista e scrittore, ha fatto la storia del giornalismo sportivo e a lui si deve l'introduzione di numerosi neologismi tutt'oggi utilizzati nel linguaggio calcistico. È stato direttore della Gazzetta dello sport (1949-54), ha collaborato al quotidiano Il Giorno (1956-67) e a La Repubblica (1982). Fine romanziere di cui si ricordano Il corpo della ragassa (1969), La pacciada (in collab. con L. Veronelli, 1973), Storia critica del calcio italiano (1975), L'Arcimatto (1977) e Il principe della zolla (1994).

Mario Rigoni Stern

Scrittore italiano, ha esordito con Il sergente nella neve (1953), una delle più notevoli testimonianze letterarie della seconda guerra mondiale, alla quale l’autore ha partecipato con gli alpini sul fronte russo. Dal 1970 si è dedicato a tempo pieno al ‘mestiere di scrivere’, a coltivare l’orto, ad allevare api. Laurea honoris causa in scienze forestali e ambientali e in scienze politiche. Nei suoi libri trovano spazio la sensibilità poetica e la tensione morale, la memoria storica e l’impegno a difesa della natura. Si ricordano le opere Ritorno sul Don (1973), Storia di Tönle (1978) e Uomini, boschi e api (1980).
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Giulio Nascimbeni

Giornalista e scrittore, maestro del giornalismo culturale italiano, considerato "il signore della Terza Pagina". Per quasi 50 anni è stato al Corriere della Sera, diventando direttore della Domenica del Corriere negli anni 60. Tra le sue interviste per il Corriere della Sera sono rimaste storiche quelle a Georges Simenon, Biagio Marin, Jorge Luis Borges, Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Andrea Zanzotto, Alda Merini, Eugenio Montale, Leonardo Sciascia. Ha ricevuto il Premio Bagutta e il Premio Estense con Il calcolo dei dadi nel 1984.

Morando Morandini

Critico cinematografico e storico del cinema che ha elaborato una visione della critica come risultato di una percezione emotiva e non semplicemente intellettuale. È stato coautore e curatore della Storia del cinema (1998), ed autore di monografie su celebri registi (S. M. Ejzenštejn, B. Bertolucci, J. Huston). Dal 1998 ha legato il proprio nome al Dizionario dei film, pubblicato annualmente da Zanichelli con il nome di Il Morandini.

Luigi Veronelli

Gastronomo, giornalista, editore, conduttore televisivo, filosofo e anarchico italiano. Punto di riferimento per la cultura gastronomica e non solo, figura centrale nella valorizzazione del patrimonio enoico italiano. Fondamentali l’amicizia con Gianni Brera e Mario Soldati, e la collaborazione con Luigi Carnacina. Ha scritto per Il Giorno, Panorama, L’Espresso, Corriere della sera, La gazzetta dello sport. Dal 1975 al 1979 Veronelli ha diretto Vini&Liquori, nel 1986 ha pubblicato il Catalogo Veronelli dei vini d’Italia. Si è distinto per lo stile metaforico e provocatorio, e l’educazione di generazioni al buon mangiare e bere, sui presupposti del rispetto, della conoscenza e del piacere.

Padre David Maria Turoldo

Scrittore, poeta, saggista. È intervenuto nella vita culturale, sociale e religiosa del paese con la sua irruenza profetica. A causa delle sue posizioni di apertura ha conosciuto l’allontanamento da Milano e l’esilio. Al rientro in Italia presso la Madonna delle Grazie a Udine ha scritto, sceneggiato e prodotto il film Gli ultimi con la regia di Vito Pandolfi. Fra le sue opere si ricorda: Mia infanzia d’oro (1991).

Raymond Klibansky

Storico di filosofia medievale, i suoi studi si sono concentrati prevalentemente su Cusano ed Eckhart. Attivista per la tolleranza e il dialogo, è stato insignito della “Grande Croce al Merito” dal Presidente della Repubblica Tedesca. Celebre per Saturno e la Melanconia (1983 Einaudi), scritta in collaborazione con E. Panofsky e F. Sax, magistrale opera diventata un classico della storia della filosofia, della scienza e dell'arte. Emigrando in Gran Bretagna per fuggire dall’occupazione nazista, è stato figura chiave per la messa in salvo di numerosi scritti della biblioteca Warburg, dando vita al Warburg Institute di Londra, uno dei principali centri mondiali per lo studio dell'arte e della cultura.
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Jorge Amado

Scrittore brasiliano più noto e tradotto al mondo, straordinario interprete dell’universo popolare brasiliano. La sua militanza comunista, insieme ai suoi scritti caratterizzati da un attivo impegno sociale e politico, gli hanno procurato più volte il carcere e l’esilio. Il romanzo Jubiabá (1935) ha segnato una tappa fondamentale nella storia del romanzo brasiliano per il suo realismo lirico. Dedicati a Bahia e alla sua gente e contraddistinti da stile ironico e picaresco sono i romanzi Doña Flor e i suoi due mariti (1966), La bottega dei miracoli (1969), Vita e miracoli di Tieta D'Agreste (1977). Del 1972 quello che può essere considerato il suo capolavoro, manifesto ante litteram della liberazione della donna: Tereza Batista cansada de guerra.
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